Usa e Ue assicurano che anche il cambio in valute digitali è protetto e gli oligarchi non possono aggirare le sanzioni.
Le restrizioni e le sanzioni finanziarie che Stati Uniti e Unione Europea stanno imponendo all’economia russa e agli oligarchi sono impenetrabili. Anche nel mercato digitale della conversione in criptovalute. Quella tra Russia e Occidente è sempre più una guerra economica che si combatte a livello globale a causa dell’economia globalizzata ne sta risentendo il mondo intero. Dall’aumento dei prezzi del gas e del carburante che costringe lavoratori a scioperare e aziende a bloccare la produzione. L’aumento del grano a causa della siccità e dei bombardamenti in quello che viene chiamato granaio d’Europa va ad influire sui paesi più poveri.
Sanzioni a prova di criptovalute
Ma vi è anche l’aspetto digitale, data l’epoca, che ha scatenato una vera e propria cyber war. Dagli attacchi hacker da parte del Cremlino alle minacce di Anonymous contro Putin. Per questo motivo vi è il timore che gli oligarchi possano aggirare le sanzioni attraverso i sistemi digitali delle criptovalute. Ma “Cercare di utilizzare le criptovalute per eludere le sanzioni presenta notevoli svantaggi” ha dichiarato a Politico Caroline Malcolm, responsabile di Chainalysis, una piattaforma di dati blockchain. “Per transazioni molto grandi delle dimensioni necessarie per sostenere l’economia di un grande Paese, sorgono altre difficoltà, dalle limitazioni di liquidità, alla difficoltà di accedere alle rampe di uscita nella valuta fiat”.
Come dichiara l’esperta grossi capitali possono essere convertiti in criptovalute ma solo per un breve periodo di tempo altrimenti rischia grosse perdite. Anche perché il valore delle Bitcoin non è più lo stesso da qualche mese. In ogni caso l’Europa si è assicurata di inserire nel documento qualsiasi transazione e trasferimento includendo così anche quelli digitali in criptovalute. A lavoro ci sono le autorità di vigilanza finanziaria per rilevare qualsiasi anomalia o tentativo di aggirare le sanzione da parte degli oligarchi russi. Anche i gestori di scambi di criptovalute per non perdere credibilità sul mercato hanno intenzione di controllare ogni attività illecita.